Oggi ci dicono che c’è la crisi e che non si può fare altro che ridurre la produzione. I lavoratori sono considerati merce usa e getta. Certo, la crisi c’è: ma come si sono comportati negli anni delle vacche grasse? I bilanci del gruppo ci ricordano alcune semplici verità:
Negli anni 20052007 il gruppo ha distribuito dividendi agli azionisti (prevalentemente la famiglia Merloni) per 114 milioni di euro.
Nel solo 2007, oltre a incassare dividendi, il presidente del Condiglio di Amministrazione Vittorio Merloni ha incassato il modesto emolumento di 1 milione e 900mila euro per la sua carica; non essendo evidentemente abbastanza, gli sono stati attribuiti altri 1 milione e 350 mila euro di “Bonus e altri incentivi”. L’Amministratore delegato Milani ha ricevuto “solo” 473mila euro. Per integrare questa paga scandalosamente bassa, sono stati aggiunti 750mila euro di “Bonus e altri incentivi” e 737mila euro di non specificati “altri compensi”.
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